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Una folle pretesa? Una sfida smisurata? Certo, dedicare un volume ad una riflessione sull'essere di Dio potrebbe sembrare quanto meno azzardato. Eppure, si sia onesti: come si può pretendere di 'fare filosofia' senza arrischiarsi a nominare la parola su cui ogni filosofia 'degna di questo nome' ha giocato la propria partita definitiva? Per Massimo Donà si tratta della naturale conseguenza di un itinerario speculativo iniziato con Sull'assoluto. Per una reinterpretazione dell'idealismo hegeliano (Torino 1992), e continuato poi con Aporia del fondamento (Napoli 2000), Aporie platoniche. Saggio sul 'Parmenide' (Roma 2003) e Sulla negazione (Milano 2004). Forse un piccolo passo avanti... sicuramente maturato dalla convinzione secondo cui la struttura aporetica del "fondamento" non mette affatto fuori gioco il paradosso della trascendenza', costringendo piuttosto a rideterminarlo, in relazione alla struttura originariamente temporale della verità.